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Vaccino AstraZeneca: il personale scolastico chiede rassicurazioni

NOTIZIE, COMMENTI E INDISCREZIONI SUL MONDO DELLA SCUOLA

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Da oggi gran parte dell'Italia si tinge di rosso e chiude le aule. Nel Nord est addirittura il 97% degli studenti sono in DaD, come fotografato dalla rilevazione di Tuttoscuola, ormai fonte primaria per tutti i media nazionali, locali e anche internazionali.

Per uscirne diventa sempre più cruciale la corsa ai vaccini. Ma proprio sul vaccino di AstraZeneca, destinato al personale scolastico, si sta alzando il livello di guardia, per la morte di alcune persone avvenuta dopo la somministrazione. Infatti non sarebbero pochi i docenti che, spaventati, ora stanno facendo un passo indietro sulla decisione di vaccinarsi: occorre che tutti riceviamo un messaggio forte e rassicurante, sostenuto da dati inoppugnabili, che aiuti il personale scolastico a ritrovare fiducia nel vaccino, come spieghiamo nella prima notizia.
In ogni caso la vaccinazione del personale scolastico non sarà completata prima di giugno, e questo può essere un problema.

Vaccini o no, da oggi 8 studenti su 10 sono in DaD. Con deroga per gli alunni con BES e, in teoria, per "alcuni" loro compagni. Ma non sono affatto chiare le regole di selezione e gestione. Niente deroghe invece per gli alunni figli di lavoratori che svolgono attività ritenute di interesse pubblico. Se nel primo caso i presidi si sono fatti sentire, nel secondo ci sono state polemiche anche a livello politico creando qualche imbarazzo all’interno del ministero dell’istruzione.

La pandemia sta sottoponendo i sistemi educativi a uno stress senza precedenti nella storia, con conseguenze che aprono una nuova fase storico-culturale nella trasmissione del patrimonio culturale da una generazione all’altra. Ciò apre anche nuovi scenari ricchi di opportunità che non possono non investire la funzione e il futuro degli insegnanti, e quindi anche la loro selezione e formazione. Noi proviamo a interrogarci su questo in quattro dense notizie da non perdere.


Buona lettura!

SCUOLA DELL’INFANZIA: percorsi di educazione alla creatività.

Un webinar per favorire l’apprendimento con l’utilizzo del digitale

 

La dimensione educativa ha un ruolo fondamentale: ad essere creativi si impara. Proveremo a integrare il digitale nella didattica alla Scuola dell’Infanzia grazie all’utilizzo di app specifiche che permettono agli alunni di potersi esprimere utilizzando canali innovativi in un webinar il prossimo martedì, 16 marzo, alle ore 17.00, dal titolo: "Scuola dell’Infanzia: percorsi di educazione alla creatività". Finalmente un momento interamente dedicato alla scuola dell’infanzia e alle sue specifiche esigenze!

La dimensione del digitale si può applicare con successo (e grande entusiasmo dei bambini) anche nella scuola dell’infanzia. Scopri come!

E per te in regalo un’Unità di Apprendimento sul Piccolo Principe.

GUARDA IL VIDEO

Scopri come partecipare al webinar del 16 marzo

1. Effetti del vaccino AstraZeneca: quando le voci pesano più delle rassicurazioni scientifiche

Il fine settimana si è chiuso con l’inatteso allarme sugli effetti del vaccino AstraZeneca, sospettato di essere causa di alcune conseguenze mortali, tra cui anche quella di un insegnante biellese.
È stata smentita la notizia secondo cui la Regione Piemonte, proprio a causa di quella morte sospetta avvenuta a Biella, avrebbe sospeso la somministrazione di quel vaccino (mentre è stata sospesa sul territorio nazionale quella di alcuni lotti).
L’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco ha dichiarato che "I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato" (https://www.aifa.gov.it/-/aifa-ingiustificato-allarme-sulla-sicurezza-del-vaccino-astrazeneca).
Tuttavia il tam tam dei presunti effetti mortali dell’AstraZeneca è corso lungo tutto lo stivale, frenando molte somministrazioni già previste anche tra il personale scolastico, una categoria con priorità di intervento per la vaccinazione. L'Ulss 2 di Treviso ha ricevuto circa 3 mila rinunce al vaccino Astrazeneca da parte di docenti della scuola (ha così deciso di non sprecare le dosi offrendo la possibilità ai giornalisti del territorio provinciale di sottoporsi alla profilassi anti-Covid).
La Flc Cgil chiede "alle autorità di fare il più rapidamente possibile chiarezza sulle vere cause di quei decessi al fine di stabilire con certezza se esista o meno un nesso di causalità con la somministrazione del vaccino".
A corollario di quei sospetti si sono registrati episodi certi e piuttosto diffusi, anche tra il personale scolastico, di reazioni spiacevoli che hanno fatto seguito alla somministrazione: febbre e spossatezza per alcuni giorni, con ricorso ad antipiretici.
Insomma, la somministrazione di quel vaccino, che ha anche un tasso di copertura inferiore ad altri, non lascia indifferenti e concorre a diffondere un po’ di panico tra gli insegnanti.
Ne ha parlato anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, che, in visita alla Fiera di Milano, uno dei principali presidi della vaccinazione milanese, ha dichiarato tutta la sua preoccupazione: "Il 10% degli insegnanti che dovevano essere vaccinati oggi qui in Fiera, con AstraZeneca non verranno perché da due giorni sentono dire che se ti vaccini muori".
Il leader leghista ha poi ha aggiunto che "il ministro della Salute deve quotidianamente informare e rassicurare gli italiani, raccontare cosa va e cosa non va". È giusto approfondire, se ci sono delle controindicazioni, delle reazioni, "il terrorismo a reti unificate è un danno".
Gli esperti continuano ad affermare che non vi sono collegamenti di causa-effetto tra la somministrazione del vaccino e le conseguenze mortali. Le autopsie già disposte dai magistrati dovranno chiarire il più presto possibile le cause di quegli esiti mortali non solo per rassicurare, ma anche per non frenare la campagna di vaccinazione in atto in un settore nevralgico come la scuola.
Dovrebbero rassicurare i dati di milioni di inglesi vaccinati con l’AstraZeneca senza incorrere in situazioni mortali, ma forse occorre da noi un messaggio forte e rassicurante, sostenuto da dati inoppugnabili, che aiuti il personale scolastico a trovare fiducia nel vaccino.
Il ministro della salute, insieme al ministro dell’istruzione, se ne faccia carico con urgenza.


Per approfondimenti

Vaccini AstraZeneca: morte tre persone, tra cui un operatore scolastico. A Cosenza sospese le somministrazioni al personale scolastico

 

Webinar Tutti i GIOVEDI con attestato di frequenza



Nell’ambito del protocollo d’intesa firmato da Apple, Ministero dell’Istruzione e Osservatorio Giovani-Editori, R-Store propone un ciclo di webinar gratuiti per i docenti, dedicati all’uso della tecnologia in classe per favorire inclusione, creatività e condivisione di contenuti!

Info su https://www.rstore.it/webinar-aaes/

2. Le deroghe alla dad che dividono il mondo della scuola/1: alunni con disabilità e Bes in presenza

Con nota prot. 662 del 12 marzo il direttore della Direzione generale di competenza (quella dello studente) presso il ministero dell’istruzione ha fornito precisazioni sulla possibile presenza a scuola degli alunni con disabilità o con BES. Precisazioni rese necessarie dal fatto che tale possibilità era riferita, secondo l’art. 43 del DPCM  del 2 marzo, anche alle scuole in zona rossa. A questa tipologia di alunni è consentita la possibilità di evitare la DAD e di seguire le attività didattiche in presenza. Precisa la nota che le istituzioni scolastiche, "al fine di rendere effettivo il principio di inclusione, valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari". Una nota di ugual tenore era stata emanata anche a novembre (quella volta firmata dal capo dipartimento, Max Bruschi), ma non aveva provocato reazioni negative, se non alcune perplessità di applicazione. Questa volta, invece, la netta reazione, se pur garbata nei modi, c’è stata. È venuta dall’ANP che ha rilevato come, rispetto alla nota di novembre, l’accesso viene consentito anche nelle zone rosse dove tutte le attività didattiche in presenza sono state sospese con evidenti difficoltà e rischi, stante il generale divieto per tutti. Pertanto l’ANP, non d’accordo sul lasciare tutta la responsabilità di attuazione di questa deroga eccezionale sulle spalle dei dirigenti scolastici, si rivolge direttamente al ministro. "Riteniamo non ulteriormente procrastinabile – e di questo intendiamo discutere quanto prima con il Ministro Bianchi – la precisa definizione del perimetro di competenza dell’autonomia scolastica in merito all’adozione e alla gestione di misure volte a tutelare la salute collettiva piuttosto che il diritto all’istruzione".



Per approfondimenti:

Dpcm 2 marzo, inviata nota operativa alunni con BES e con disabilità: possibilità di frequentare in presenza con gruppo di compagni anche in zona rossa

Concorsi ordinari: preparati nel modo più efficace


Via alla nuovissima proposta formativa di Tuttoscuola per i concorsi ordinari, studiata nei minimi dettagli per garantire – come per gli ultimi concorsi – il successo ai nostri corsisti, all’interno di un’esperienza di accompagnamento e di reciproco arricchimento, anche sul piano emotivo e umano. La nostra proposta di compone di due momenti formativi:

1) Nel primo momento formativo (PRIMA FASE), composto da cinque webinar rivolti ai docenti di tutti gli ordini e gradi, presenteremo un approfondimento sui temi della logica (tre webinar), normativa (una registrazione di 30' per ogni ordine e grado e una diretta sui punti comuni) e comprensione del testo. In questi webinar spiegheremo la ratio dei quesiti che troverete il giorno della preselettiva.
Scopri qui la PRIMA FASE

2) Quando il MI renderà nota la banca dati ufficiale, realizzeremo la seconda fase: la "Maratona formativa": un appuntamento quotidiano di circa un'ora e trenta (tutti i webinar saranno registrati) in cui presenteremo le risposte corrette di 50 o 60 quesiti (a seconda dell'ordine e grado di appartenenza) ad incontro. Obiettivo di questi webinar non è quello di mostrare tutti i quesiti della banca dati, ma aiutarvi, partendo dalle domande reali, a capire come rispondere correttamente nel poco tempo a disposizione. Ti ricordiamo che avrai un solo minuto a domanda.

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3. Insegnanti & futuro/1. Il buco nero della formazione degli insegnanti

Tutte le ricerche e le indagini comparative internazionali convergono nello stabilire una correlazione diretta tra la qualità professionale degli insegnanti e la qualità dei risultati conseguiti dagli alunni e dai sistemi educativi nel loro insieme. Per questo il tema della formazione iniziale e delle modalità di accesso alla professione dei docenti dovrebbe ricevere un’attenzione prioritaria da parte dei decisori politici. "Dovrebbe" perché solo in alcuni Paesi questo avviene, in altri no. L’Italia fa parte di questo secondo gruppo – ovviamente ci riferiamo ai fatti e non alle parole – soprattutto per quanto riguarda gli insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado e, almeno per le modalità di reclutamento, anche quelli di scuola primaria e dell’infanzia. Delle ragioni che hanno portato all’attuale situazione e di cosa si dovrebbe fare per modificarla si è discusso in una tavola rotonda online, promossa congiuntamente dalla SICESE (Sezione Italiana della Comparative Education Society in Europe) e dalla FGA (Fondazione Giovanni Agnelli), che ha preso le mosse dal volume collettaneo Idee per la formazione degli insegnanti (Franco Angeli, 2020), curato da M. Baldacci, E. Nigris e M.G. Riva. Alla tavola rotonda hanno preso parte due dei coautori del volume, Carlo Cappa (presidente della SICESE) e Andrea Gavosto (direttore della FGA), e nel dibattito sono intervenuti, dopo i saluti di Giorgio Adamo, direttore del Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università di Roma Tor Vergata, altri docenti di quest’ultimo ateneo (Donatella Palomba, Valentina D’Ascanio, Orazio Niceforo), Andrea Lombardinilo (Università di Chieti-Pescara) - tutti soci della SICESE - e inoltre Riccardo Scaglioni, presidente ANFIS (Associazioni Nazionale Formatori Insegnanti Supervisori) e Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl scuola. Su due punti di diagnosi si è registrato l’accordo generale. Il primo: nella formazione iniziale dei docenti italiani di scuola secondaria è gravemente carente non la preparazione teorica ma quella applicata, in particolare il tirocinio in classe, a differenza di quanto accade per gli insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia. Il secondo, con la parziale eccezione della sindacalista Gissi: il reclutamento dei docenti (tutti, in questo caso) da decenni non considera prioritaria la dimensione professionale ma quella sociale: l’occupazione, conseguita per via legislativa o contrattuale, viene prima di tutto, la qualità della preparazione degli insegnanti viene dopo. E la formazione in servizio, obbligatoria in altri Paesi, mai (anche se la legge 107/2015, la ‘Buona Scuola’, ne aveva previsto l’obbligatorietà).Se sulla diagnosi la consonanza è stata generale, sulla prognosi si sono ascoltati accenti diversi. Ne parliamo nelle notizie successive.

 

4. Insegnanti & futuro/2. Quali insegnanti per quale scuola

Che cosa fare per porre rimedio a una situazione che vede troppi studenti non raggiungere livelli di apprendimento adeguati, come dimostra il fenomeno della "dispersione implicita" rilevato dall’Invalsi e il fatto che la scuola italiana galleggi da tempo al di sotto delle medie internazionali rilevate dalle indagini comparative internazionali (quelle della IEA e quelle dell’OCSE) relative alle prestazioni degli alunni nei principali campi di apprendimento (lettura, matematica, scienze)?

Al netto delle riserve avanzate da molti (anche dalla SICESE) sulla comparabilità tra sistemi profondamente diversi per ragioni storico-culturali, e sulla validità dei test come strumenti di valutazione delle performance, non c’è dubbio che i dati raccolti dalle suddette indagini, confermati in larga misura anche dall’esito delle prove nazionali Invalsi, segnalano non solo la mediocrità della preparazione dei nostri studenti nel loro insieme ma anche fortissime disparità territoriali tra Nord e Sud e per tipologia di studi seguiti, con i licei delle grandi città in testa e gli istituti professionali in coda. Per non parlare del dramma della dispersione, esplicita e implicita, che colpisce soprattutto il Sud. Quanto influisce la preparazione dei docenti su questi risultati?

Dai tempi della Lettera a una professoressa di don Milani (1967) e de "Le vestali della classe media" (Barbagli-Dei, 1969), ricordati da Donatella Palomba nella tavola rotonda di cui alla precedente notizia, il dibattito sul ruolo sociale dei docenti è aperto. Il ritardo e le contraddizioni delle riforme scolastiche hanno grandemente contribuito a non esplicitare tale ruolo che è rimasto ambivalente, sospeso tra la funzione di riproduzione del capitale umano in chiave selettiva e quella di promozione dei giovani in chiave inclusiva. Quella che è mancata (tranne che nella legge 517/1977, che ha abolito i voti e le classi speciali, e in parte nel DPR 275/1999 sull’autonomia scolastica) è stata una chiara indicazione politica sulla finalità fondamentale delle riforme, cui collegare una coerente formazione iniziale e in servizio dei docenti.

Alla mancanza di una progettualità riformatrice forte ha corrisposto, sul versante del trattamento dei docenti, un atteggiamento attendista, che ha addirittura fatto passi indietro sulla formazione iniziale, sopprimendo prima la SSIS, poi il TFA, poi la FIS, insomma tutti i tentativi di arricchire la professionalità specifica degli insegnanti di scuola secondaria prima del loro reclutamento. E ha ridotto il reclutamento a ripetute e rassegnate assunzioni di massa dei cosiddetti precari, senza il cui apporto, peraltro, la scuola non avrebbe potuto funzionare.

Lo stato dell’arte al momento è questo. Una bella sfida per il governo Draghi, che sull’istruzione ha giocato una delle carte più importanti in occasione del suo insediamento, e per il ministro dell’istruzione Bianchi. Entrambi si mostrano consapevoli dell’importanza strategica dell’investimento nel capitale umano. È auspicabile che essi tengano ben presente il fatto che il successo di tale investimento dipenderà in larga misura dalla qualità dei principali attori chiamati a gestirlo, gli insegnanti.


Per approfondimenti:

Dispersione implicita, contro l’infarinatura a scuola, di Anna Maria Ajello

Il primo metodo d'ascolto interattivo per insegnare la pronuncia dell'inglese

Voicebooks è l’applicazione in cloud che trasforma l’ascolto in lingua inglese in un gioco divertente, coinvolgente e gratificante. Strumento altamente flessibile e personalizzabile, permette ai docenti di progettare percorsi d’ascolto su misura, a seconda del livello di preparazione dei singoli studenti.

https://www.voicebooks.cloud/il-metodo-voicebooks/

Leggi le altre notizie presenti in TuttoscuolaFOCUS:


- La vaccinazione del personale scolastico è una priorità? Ancora 3 mesi…
AstraZeneca sta frenando l’iniziale disponibilità di molti docenti e personale Ata, preoccupati per i possibili effetti drammaticamente negativi prodotti dalla prima dose del vaccino somministrata ad alcune persone, nonostante le rassicurazioni degli esperti e le risultanze tranquillizzanti sugli esiti di milioni di inglesi con quel vaccino.
Ma i dati giornalmente in aumento, forniti dal ministero della salute (riportati puntualmente dallo speciale contatore di Tuttoscuola, da cui risulta che ad oggi si è vaccinato il 47% del personale (...)
Leggi la notizia integrale qui


- Le deroghe alla dad che dividono il mondo della scuola/2: i lavori essenziali
L’altra deroga alla DAD che ha fatto molto discutere, provocando anche polemiche a livello politico o, quanto meno, creando qualche imbarazzo all’interno del ministero dell’istruzione, è quella che riguarda gli alunni figli di lavoratori che svolgono attività ritenute di interesse pubblico, come, ad esempio, il personale sanitario.
Già a novembre, nel fornire indicazioni per l’attuazione del DPCM 3 novembre, l’allora Capo dipartimento, Max Bruschi, emanava una nota (prot. 1990 del 5.11.2020) nella quale, tra l’altro, precisava "Nell’ambito di specifiche, espresse e motivate richieste, attenzione dovrà essere posta (...)
Leggi la notizia integrale qui

- Insegnanti & futuro/3. Verso un sistema educativo post scolastico
Alla tavola rotonda alla quale si è accennato nelle precedenti notizie ha preso parte anche Orazio Niceforo, vicepresidente della SICESE e redattore di Tuttoscuola, che in questa occasione ha avuto modo di sottoporre al dibattito alcune delle riflessioni e proposte che sono state avanzate nella newsletter di Tuttoscuola, e che qui vengono riassunte.
Rispetto a poco più di un anno fa, quando l’Università di Roma Tor Vergata ospitò un primo confronto a più voci sul tema della formazione e reclutamento degli insegnanti (24 febbraio 2020), i sistemi educativi, non solo in Italia, sono stati sottoposti a uno stress che non ha precedenti nella (...)
Leggi la notizia integrale qui


- Insegnanti & futuro/4. L’alternativa è la de-istituzionalizzazione
Coloro che si stanno formando per diventare insegnanti, e anche gli stessi insegnanti in servizio, specie i più giovani, devono sapere che la tendenza alla personalizzazione degli itinerari formativi è irreversibile. I decisori politici hanno il dovere di assicurare ad essi una formazione iniziale e continua che consenta loro di convertire e arricchire il proprio profilo professionale con adeguate competenze in campo tecnologico e anche psico-pedagogico, perché il megatrend in atto sposta il baricentro del processo educativo dal docente che insegna all’alunno che apprende. Con i suoi (...)
Leggi la notizia integrale qui


- Contrattazione di istituto: è polemica nel Lazio
Nel Lazio è polemica sulle relazioni sindacali, alla luce della nota del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale che richiama ad adempiere le istituzioni scolastiche che, alla data del 12 marzo, non hanno ancora concluso la contrattazione di istituto (che a norma di CCNL, dovrebbe essere stipulata entro il 30 novembre), predisponendo, nel contempo, un monitoraggio per conoscere le cause di tale ritardo.
La contrattazione, sottolinea il Direttore Generale, va intesa nel senso di una partecipazione (...)
Leggi la notizia integrale qui


- Una volta il futuro era migliore
Lo sostiene Sabino Cassese, classe 1935, in un opuscolo pubblicato agli inizi del 2021 dalle edizioni Solferino (Corriere della Sera). Non c’è punto interrogativo. Ma perché il futuro era (o appariva) davvero migliore? E perché quello dei giovani di oggi è (o viene percepito), come peggiore di quello degli adolescenti affacciatisi alla vita pubblica tra le macerie morali e materiali della seconda guerra mondiale?
L’illustre giurista, già ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi e giudice della Corte costituzionale, offre ai giovani di oggi un bilancio delle luci e delle ombre che hanno caratterizzato (...)
Leggi la notizia integrale qui


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Promethean presenta la nuovissima vetrina virtuale ActivPanel

Promethean presenterà un’innovativa esperienza di stand virtuale a Fiera Didacta edizione online (16 – 19 marzo 2021). Questo viaggio in 3D esplora le caratteristiche della serie ActivPanel Elements e consente ai visitatori di capire come trasformare lo spazio di insegnamento e apprendimento.

https://www.prometheanworld.com/it/articoli/promethean-presenta-la-nuovissima-vetrina-virtuale-activpanel/

Tuttoscuola a Fiera Didacta Italia 2021: visita subito il nostro stand


Tuttoscuola, che si rivolge a tutti coloro che sono interessati all’universo formativo ed è un ente per la formazione del personale della scuola riconosciuto dal MI, sarà presente con uno stand virtuale alla Fiera Didacta che si svolgerà online dal 16 al 19 marzo.
Nel corso della Fiera sarà possibile visitare lo stand di Tuttoscuola per avere informazioni sulle iniziative editoriali e sui percorsi formativi (...)

In questi mesi di restrizioni, è necessario che la scuola svolga una funzione di àncora di salvezza in grado di fornire occasioni per ristabilire le dimensioni ferite a livello emozionale e di collegare in modo adeguato l'insegnamento alle motivazioni.

Riconoscere le emozioni anche grazie a… un esame - Gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Gottolengo (provincia di Brescia), tra un continuo stop and go della didattica in presenza, hanno affrontato con entusiasmo l’esame di certificazione Trinity College London di lingua inglese in videoconferenza. Grazie a questo esame, hanno potuto vivere un’opportunità di miglioramento imparando anche a riflettere sulle proprie emozioni, a saperle riconoscere e dominare, e a comprendere i propri stati d’animo del PRIMA e del DOPO la sessione d’esame. Hanno capito che le emozioni possono trasformarsi e cambiare la prospettiva e, da forti e invadenti come il fuoco, diventare distese e rilassanti come il mare.


Partire dalla motivazione -
Le lezioni preparatorie hanno fornito agli studenti degli obiettivi di apprendimento precisi verso i quali mirare, andando quindi a stimolare le motivazioni per lo sviluppo di abilità comunicative in lingua inglese. Motivazioni che, come sappiamo, costituiscono la base per l’apprendimento efficace di una lingua straniera. Sostenere una sessione di esami Trinity in videoconferenza e non in presenza, inoltre, ha rappresentato una valida buona pratica nell’ottica di acquisire le competenze digitali essenziali nel XXI secolo.

L’aiuto degli esaminatori - Attraverso una didattica improntata alla comunicazione e attraverso il sorriso trasmesso dagli esaminatori, che sempre riescono a creare un clima disteso e rasserenante, i nostri alunni hanno potuto accogliere l’esame come una preziosa opportunità che aiuta a sviluppare l’autostima, un aspetto essenziale di una scuola che mette al centro il benessere e la crescita personale dei propri giovani. In ultima analisi, il percorso di preparazione all’esame Trinity College London ha fornito agli studenti la possibilità di convertire le emozioni meno piacevoli in altre emozioni fortemente positive: un’esperienza che sicuramente avranno voglia di ripetere in futuro. Thank you Trinity!

*docente di lingua inglese e referente esami Trinity

Approfondimenti ed esperienze saranno consultabili nel numero di marzo di Tuttoscuola.

https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.tuttoscuola.com/fare-la-scuola-dellaccoglienza/&source=gmail&ust=1610190375360000&usg=AFQjCNG5MdLxlxN_asFp5iabz27Mqnid8Q" data-ac-default-color="1">
https://www.google.com/url?hl=it&q=https://www.tuttoscuola.com/il-manifesto-della-scuola-che-sogniamo/&source=gmail&ust=1610190375360000&usg=AFQjCNHy-Jtsnc7oVbYhDfu7er5d99nEMA" data-ac-default-color="1">Leggi il Manifesto de La Scuola che Sogniamo

Tuttoscuola è ente accreditato MIUR per la formazione



La qualità dei corsi di formazione di Tuttoscuola è stata riconosciuta! Dal digitale all'esame di maturità, passando per la didattica, l'accompagnamento ai primi mesi da DS, per la preparazione ai concorsi DSGA, TFA sostegno e Infanzia e Primaria: Tuttoscuola, oltre a fornire un’informazione autorevole e tempestiva da più di quarant’anni, offre percorsi formativi mirati a realizzare l’ambizioso progetto di costruire una comunità in cui la relazione tra i f ormatori e gli addetti ai lavori diventi l’elemento portante per costruire una scuola migliore.

Un ventaglio di percorsi via webinar che stanno riscuotendo tantissimo successo: pensa che 1 vincitore su 5 del concorso DS si è preparato con noi!

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